E' solo un gioco?

"Mamma, non posso adesso, sto giocando!" Questa è la frase che spesso ci sentiamo ripetere dai nostri piccoli, intenti nei loro giochi e nelle loro occupazioni. Frase che spesso ci urta e irrita. Subito pensiamo: "ma come, lui non può???? sono io che non posso attendere di più ….". Eppure se ci prendessimo più tempo per osservare i nostri piccoli, riscopriremmo accanto a loro che il gioco è molto di più che un semplice passatempo …. E' attraverso il gioco che i bambini scoprono il mondo, lo fanno proprio; ragionano e interiorizzano le regole della vita fisica, relazionale, sociale. Proprio attraverso il loro "non posso" i nostri bambini ci stanno insegnando a guardarli con occhi differenti: anche loro sono delle persone "impegnate", anche la loro concentrazione va rispettata, anche le loro cose e i loro spazi vanno curati. Ed ecco che forse potremmo riscoprire anche l'importanza della cura dello spazio, domestico e scolastico, in cui viviamo. Uno spazio che dovrebbe essere, come insegna la Montessori, realmente a misura di bambino, ben ordinato e curato anche nei dettagli. Più che riempire le stanzette dei nostri piccoli di mille cose e degli ultimi ritrovati dell'industria dei giocattoli, potremmo scegliere con loro degli oggetti, anche semplici, e pochi giochi che permettano loro di adoperare la fantasia per trasformali in oggetti sempre nuovi e vivere anche attraverso essi avventure sempre nuove. Occorre risvegliare prima di tutto il nostro senso critico davanti alle mille offerte del mercato e quindi orientare la scelta dei nostri piccoli, mediando opportunamente con loro i significati proposti dai giocattoli stessi. In secondo luogo, potremmo riscoprire la bellezza della semplicità : un pezzo di stoffa lungo tre metri può trasformarsi in una piccola fascia porta bambole (come la Fascia Teddy di Mammarsupio) e uno scatolone in un garage ultramoderno di Formula uno.
09 febbraio, 2011 scritto da 2

Nella Foresta più scura...

E' vero? E' possibile? No, dai ...per noi mamme italiane forse è veramente difficile da concepire. O meglio, per un certo tipo di mamme per le quali la preoccupazione maggiore è il freddo e l'igiene, pensare che i loro pargoletti possano trascorrere in inverno cinque ore in un bosco per diversi giorni è un'esperienza lontana dall'immaginabile. Eppure la scuola all'aperto, anche per i più piccoli e anche in inverno, è un'esperienza che diversi bambini nel nord europa hanno la fortuna di fare. Negli ultimi cinque anni i "Forest Kindergartens"  sono nati come funghi   :)  dall'Inghilterra agli States. In un bosco si può urlare, ma s'impara presto che se si parla a bassa voce si sentono rumorini straordinari. Si può correre, arrampicarsi, e saltare. Si può fare tutto ma tutto deve essere commisurato alla propria forza e alle proprie capacità .In un bosco si inventa, si costruisce ma soprattutto...si gioca! Una ricerca svedese durata 13 mesi ha provato che provato che i bambini che frequentano un asilo all'aperto hanno maggior capacità  di autocontrollo, sono più creativi, hanno migliori competenze relazionali e... si ammalano meno! Un'esperienza bella e utile da riproporre, anche ai nostri piccoli, mgari nei weekend. L'importante è partire dalle basi: - Indumenti caldi, uno snack e una borraccia con acqua sempre a portata di mano. - Cominciare con brevi passeggiate stimolando ad aprire gli occhi e le orecchie - Non permettiamo alle nostre paure di rovinare ogni tipo di avventura - Stimolare la ricerca di ciò che non sanno ( di chi è questa impronta? A chi appartiene questa foglia? Portiamola a casa e cerchiamo la risposta su un libro o su internet)
31 gennaio, 2011 scritto da 2

Comodo, leggero, bello...

SEMPLICE??

Non ci credo!!

 

ALLORA vieni a Provarlo!

Un Mammarsupio, Fascia o MeiTai, gratis, come sempre per passeggiare in fiera.

Dove?

A Ferrara, questo weekend, 1-2-3 Ottobre 2010.

Saremo a "Tutta Un'altra Cosa", la fiera Nazionale del Commercio Equo e Solidale, in P.zza Ariostea.

 

Vi aspettiamo!

Portate i vostri piccoli, i vostri amici e...

un po' di sole!

 

 

28 settembre, 2010 scritto da 2

parole di mamma...

"...appena c'era da vedere qualcosa di bello, subito essa era impaziente di mostrarlo a lui; sorgeva la luna, e subito lei correva a prenderlo in braccio, per portarlo davanti alla finestra dicendogli:"Carminiè, guarda. Guarda la luna". Elsa Morante, L'isola di Arturo Le mamme e i papà  parlano, sussurrano, cantilenano ai loro neonati. Quando entrano in questo linguaggio la loro voce tocca una tonalità  più alta del solito e assume un andamento quasi musicale. Naturale, istintivo e benefico. Tutte  queste parole d'amore  fanno bene, hanno un effetto calmante, quasi ipnotico perchè sono in grado di giungere a quelle zone del cervello che presiedono alle emozioni. Lo sapevano già  le nostre nonne, i nostri avi che si sono tramandati canzoni, filastrocche e cantilene. Ora addirittura lo conferma una ricerca condotta in Giappone nel reparto di neonatologia: soltanto il Motherese, con il suo tono specifico è in grado di sostenere lo sviluppo emozionale del bambino, anche nel sonno. Qualunque contenuto, basta un tono d'amore.
10 settembre, 2010 scritto da 2
Tags: Neonato

Ti ascolto, ci sei...

Tutti abbiamo bisogno di essere ascoltati. L'ascolto è alla base delle relazioni e per noi esseri umani la relazione è la vita! Ascoltare significa fermarsi, aprirsi, mettersi in gioco per accogliere a pieno ciò che si percepisce da un ascolto attivo. Come genitori siamo chiamati ad ascoltare ancora di più, e da subito! Per essere capaci di ascoltare un adolescente bisogna cominciare ad allenarsi con il neonato. La natura ci da ogni genere di supporto e di aiuto per fare ciò. Il neonato è stato "programmato" per stimolare in noi l'ascolto attraverso riflessi condizionati. E' sufficiente non soffocarli con la nostra razionalità  estrema. L'ascolto è uno dei principi dell'Attachment Parenting, uno stile genitoriale che pone al centro la relazione e l'attaccamento tra genitori e bambini. Non c'è paura di vizio e in una relazione basato sul rispetto reciproco non c'è nemmeno "bisogno" di capricci per essere ascoltati. Funziona?!? Sicuramente sono degli ottimi principi educativi, che poi il pargoletto non pesti mai i piedi per le figurine...è tutto da vedere!
16 giugno, 2010 scritto da 2

troppo presto, piccolo mio!

E' vero che durante la gravidanza uno dei sogni più ricorrenti è vedere finalmente il faccino del proprio bimbo...ma nessuno si augura di vederlo troppo presto. A volte succede e in Italia, purtroppo, succede sempre più spesso. Ad oggi quasi il 10% delle nascite avviene prima della 37° settimana. Dalla 24° settimana un bimbo che nasce è considerato un prematuro e le possibilità  di vederlo crescere aumentano di giorno in giorno. Gli ospedali italiani, sempre più all'avanguardia a livello di ricerca, ora cominciano a prendere in considerazione il fatto ( dimostrato da anni da ricerche scientifiche)  che i bimbi così piccoli non hanno solo bisogno di farmaci e terapie ma anche di coccole, carezze e ninnenanne. In Italia si sta  lavorando molto per dare ai piccoli e ai loro genitori il sostegno e la cura di cui hanno bisogno in un momento così delicato della loro vita. Il ruolo maggiore lo hanno, per ora, le Associazioni di Genitori, le Cooperative e il volontariato... "Noi di Mammarsupio", cioè la Cooperativa Focus, sta lavorando ad un progetto dal titolo "Un abbraccio che fa crescere": un sostegno ai genitori nei reparti di Terapia Intensiva Neonatale con l'obiettivo di dare valore alla "cura affettiva" del neonato prematuro come parte integrante della terapia. Lo abbiamo già  presentato a diversi ospedali italiani e abbiamo riscontrato un ottimo successo. ...ora servono solo soldi :) Avete qualche eredità  che vi ingombra? La trasformiamo noi ! ...in bimbi più sereni e mamme sorredenti!
06 maggio, 2010 scritto da 2

Basta acqua!!!

Serena, 9 anni futura attivista:

" Mamma possiamo raccogliere le firme per far smettere di piovere?"

04 maggio, 2010 scritto da 2

Nuova Stagione Vecchie Domande

Aspettiamo la primavera per mesi poi quando finalmente arriva rimaniamo ogni volta un po' stupiti...ci coglie sempre impreparati. Le mamme  di "famiglione"si arrovellano per trovare il modo meno ingombrante per stipare pile e lavare golfini e golfoni in lavatrice senza infeltrirli . Per le neomamme il cambio di stagione vuol dire invece un nuovo step da superare, un nuovo pensiero da affrontare, nuove tecniche da imparare...dopo che finalmente avevano imparato a vestire i loro piccoli con piumini e piumetti in due minuti senza farli piangere ora la domanda principe diventa: Come lo vesto? Sarà   vestito troppo?...e se suda? Ma le orecchie vanno protette dal vento anche se non fa freddo? Ognuno ha la sua teoria...ma soprattutto dobbiamo ricordare che non esiste una regola per tutti i bambini. Come gli adulti possono essere calorosi o freddolosi...impariamo ad osservarli ed ad ascoltarli. Un bambino di due anni può già  essere attendibile se dice "ho caldo"! Per i neonati invece, l'unico metodo utile è sempre "la cipolla"...magari più comodo con due copertine che con felpe e giacchini minuscoli.
17 aprile, 2010 scritto da 2

Un incontro da favola...

Questo weekend potrete incontrare Mammarsupio in un posto veramente speciale: La festa di Pasqua della scuola Steineriana di via Clericetti, a Milano. Come sempre potrete vedere e toccare il mammarsupio...ma non solo. La giornata trascorrerà  tra musica, danze, laboratori e spettacoli. Noi vi aspettiamo...e ASPETTIAMO ANCHE IL SOLE! NON MANCATE!
25 marzo, 2010 scritto da 2

Ho perso il mio amico...non riesco più a dormire!

Tre giorni di fiera per noi sono stati entusiasmanti, divertenti... a volte emozionanti  ( mettere nel mammarsupio un piccoletto splendido di 2300gr). Grazie a tutti quelli che ci sono venuti a trovare. Grazie per tutti i vostri commenti e consigli sui nuovi prodotti. Grazie ai 187 genitori che hanno provato il Mammarsupio. Grazie a tutti quelli che si sono presentati, ai "commentatori" del blog a cui abbiamo dato un volto. ....un unico evento negativo.. Una peppa che piangeva dimenticata nell'angolo "Gatton Gattoni". Se avessimo la fortuna, tramite questo post, di ritrovare il proprietario allora sarebbe veramente andato tutto per il meglio! Sappiamo quanto questi oggetti siano preziosi per i piccoli. Grazie a tutti!
15 marzo, 2010 scritto da 2