Un neonato, mille domande, mille dubbi, mille consigli: una sola soluzione

Pannolini da cambiare, pianti disperati, risvegli notturni, un corpicino così minuscolo da imparare a conoscere e abbracciare e poi le tremila domande: come starà ?, avrà  caldo?, avrà  freddo?, come lo vesto?, lo svesto?, avrà  fame?, avrà  sete?, lo vizio se lo prendo in braccio?, lo porto con la fascia o lo lascio giù? e… ancora ancora ancora domande e dubbi. Per sopravvivere, ad un certo punto uno inizia ad ascoltare tutti, tutti i consigli, le critiche e le dritte di tutti coloro che con piacere le affidano ai neo genitori. E' un dato di fatto, quando si vede un bambino piccolo o una bella panciona tutti, e proprio tutti, si sentono autorizzati a dire e dirti come si deve fare per crescerlo al meglio. Dal droghiere al pediatra, dalla amica al neo nonno, tutti si trasformano in pedagogisti certi e sicuri. E poi i libri: biblioteche e librerie sono piene zeppe di libri sui più piccoli. Alcuni promettono "ricette" facili e veloci per far mangiare, far dormire, far ubbidire, non far piangere il tuo piccolo "diavoletto", altri non si capisce bene neanche cosa dicano. Fatto è che se uno legge un po', spesso, piuttosto che chiarirsi le idee se le confonde. E tu, che già  sei travolto da tutto questo cambiamento vai in crisi, ci provi e nulla sembra funzionare, tu perdi la serenità  e anche il bimbo... e la frittata è fatta! Basta. Fermati un po' e cerca solo di entrare in sintonia con te stessa e poniti questa domanda: come posso far star bene il mio piccolo e come posso stare bene con lui. Cerca sul territorio delle persone e dei luoghi e delle iniziative che possano sostenerti, senza dirti cosa devi fare, ma semplicemente ti accompagnino, ma soprattutto ritrova la fiducia nelle tue capacità  di mamma o di papà  e impara dirti e a dirvi semplicemente "sono qui, piccolo, qui con te".
31 luglio, 2011 scritto da 2
Tags: Neonato

La "dolce vita" nel pancione

Non è una cosa banale, anche se spesso non ci si sofferma a pensare… nel pancione della mamma in attesa (e anche nella pancina delle prime settimane!) accadono tantissime cose! Spesso si vede solo la mamma… un contenitore di quello che un giorno sarà  un neonato… niente di più sbagliato. Nella pancia della mamma il piccolo si "allena" alla vita che avrà  una volta uscito… si allena??!?! Ebbene sì. La gravidanza, lungi dall'essere un semplice periodo in attesa di raggiungere il giusto peso per la nascita, è per il bambino un momento di rara e preziosa stimolazione. Nulla è lasciato al caso durante i preziosi nove mesi.

Il bambino tocca e percepisce con la propria pelle, vede, sente, assapora… e si muove! Certo che si muove… qualcosa dovrà  pur fare… eh no, il movimento non è un semplice passatempo, serve al bambino per sviluppare i muscoli che altrimenti si atrofizzerebbero, per fare in modo che le sue ossa si rafforzino e il suo fisico cresca forte e sano! Insomma, sì, l'utero della mamma è una vera e propria palestra di vita per il bambino!

25 luglio, 2011 scritto da 2
Tags: Gravidanza

Neonati: una meraviglia della natura

                    Ecco come la natura ci sorprende! Prendete un neonato e la sua mamma. Si conoscono da nove lunghi mesi ma stanno iniziando una nuova avventura l'uno tra le braccia dell'altro. Sembra magico, romantico, pensare ai primi istanti di vita di un bebè… ma la natura ci mette lo zampino e fa in modo che nulla sia lasciato al caso. Come? Provate a guardare il sito di breast crawl. Tutti i neonati posti sull'addome della madre subito dopo la nascita, hanno la capacità  di trovare il seno materno da soli e di decidere quando prendere la prima poppata, questo è il breast crawl. Con piccoli movimenti i neonati riescono a spingersi verso il seno ciucciandosi le manine (che devono essere lasciate bagnate mentre il resto del corpo va asciugato) che conservano il sapore del liquido amniotico e lo conducono verso il seno che produce un latte dall'odore e sapore simile. Arrivano a poppare entro 45- 60 minuti dalla nascita. Sfatiamo il mito che i neonati siano una tabula rasa e che non si rendano conto di ciò che avviene dopo la nascita… hanno in loro migliaia di anni e un forte istinto di sopravvivenza che li portano a compiere veri e propri prodigi!  
18 luglio, 2011 scritto da 2
Tags: Neonato

Estate: come portare i bambini con il caldo

                    Finalmente è arrivata l'estate! Con i suoi gelati, le sue passeggiate in bicicletta e i concerti o le grandi sagre all'aperto bersagliati dalle zanzare. Certo, oltre alle belle giornate arriva anche la solita ondata di  afa (a Milano resa ancora più opprimente dallo smog), che ci può scoraggiare dal portare i nostri piccoli durante i caldi mesi estivi. Come non rinunciare allora a coccolare i nostri bambini anche quando il termometro esplode? Scegliete sempre fibre naturali come cotone, lino, canapa. Mai le fibre sintetiche. Tra i tanti tessuti c'è il lino, perfetto per la calura estiva: rispetto alla tradizionale fascia in cotone è più leggera e quindi più fresca; inoltre le proprietà  del lino facilitano il mantenimento di un equilibrio termico tra la pelle del genitore e quella del suo bambino. Un altro grande vantaggio del lino è la resistenza. La tramatura del tessuto leggermente elastico in senso diagonale lo rende il supporto ideale per portare piccolissimi ma anche i grandi e in particolare sulla schiena, scaricando ottimamente il peso. All'inizio potrà  sembrare un po' rigida come tutti i capi di lino, ma dopo un paio di lavaggi si ammorbidirà . E' meglio comunque vestire il meno possibile il piccolo quando lo inserite nella fascia, abbiate cura di proteggere la pelle con una crema solare, coprire la testa con un cappellino ed  evitate di uscire durante le ore più calde. L'estate è il momento ideale per sperimentare la splendida sensazione del pelle a pelle!  
11 luglio, 2011 scritto da 2
Tags: Portare

Incontri "Un neonato tra le braccia"

Probabilmente lo sapete tutti, ma ve lo vogliamo ricordare... Mammarsupio da anni organizza incontri per genitori presso associazioni ed enti che ne fanno richiesta. Ci rivolgiamo a genitori in attesa e neogenitori e affrontiamo temi quali l'ascolto attivo  e  il contatto fisico tra la mamma e il bambino.

Perché il contatto è un bisogno fondamentale per lo sviluppo del bambino e riveste un ruolo di primaria importanza nella relazione che si instaura tra genitori e bambino dopo la nascita?

Durante gli incontri diamo la possibilità , a chi lo desidera, di provare alcuni supporti per portare i bambini: la fascia lunga in cotone o in lino e il mei tai. Fate parte di un'associazione, seguite gruppi di mamme in attesa o che hanno partorito da poco, e vorreste avere un incontro presso la vostra sede ? Conoscete un po' di mamme con bimbi piccoli e volete organizzare una mezza giornata "a tema" con una pedagogista?

Scriveteci!

Stiamo programmando ora  il calendario da settembre a dicembre 2011

Mandate una mail a alessia@focuscoop.it

Gli incontri sono GRATUITI nei territori di Milano e hinterland, Bergamo e dintorni, Monza e Brianza per gruppi di almeno 6 mamme.

30 giugno, 2011 scritto da 2

L'ascolto in gravidanza

La gravidanza è per la donna un'opportunità  di imparare a comunicare a più livelli. Riuscire a mettersi in ascolto del bambino che si porta in grembo permette di acquisire la capacità  di far spazio alle nuove sensazioni ed emozioni. Ascoltare il proprio corpo, rispondere ai segnali che manda, prepara la madre ad una forma di ascolto che sarà  utilissima quando si troverà  tra le braccia il neonato e dovrà  rispondere ai suoi bisogni. Questa forma di ascolto permette di dare voce a chi ancora non ne ha. Ma come si fa a mettersi in ascolto del bambino? Non esiste certo una ricetta o uno schema! Ogni mamma potrà  trovare le modalità  che più si addicono al suo modo di essere: chi ama scrivere può tenere un diario della gravidanza in cui annotare pensieri e sensazioni, chi dipinge saprà  catturare con il disegno le proprie emozioni… la meditazione, l'ascolto della musica, lo yoga, i massaggi… non è importante "cosa", è importante "come" la si fa. Trovare tempo e spazio per la relazione con il bambino quando è nell'utero, è fondamentale e aiuta a sintonizzarsi su un livello di comunicazione che poi facilita la relazione con il bambino una volta nato.
19 maggio, 2011 scritto da 2
Tags: Gravidanza

Passeggiate, feste, scampagnate...

Qualunque occasione è buona per uscire in questi giorni ricchi di sole e ( accipicchia ) di pollini... Stiamo tutti molto volentieri all'aria aperta a goderci il sole e a godere delle corse pazze dei nostri piccoli nanetti. Vi consigliamo due appuntamenti dove, non solo potremo conoscerci di persona ma potreste trascorrere una giornata divertente e diversa insieme ai vostri figli. "Anno Zero": festa organizzata dal comune di Milano per tutti i nati nell'ultimo anno e per le loro famiglie: Domenica 8 Maggio dalle 10.30 alle 18.00 nei comodissimi giardini di P.ta Venezia. "Tutta un'altra festa Family": 13-14-15 Maggio. Tre bellissimi giorni di stand, animazioni, spettacoli e laboratori per bambini sul tema dei giusti rapporti Nord-Sud del Mondo, del commercio equo e degli stili di vita sostenibili. Tutto nella cornice dello splendido giardino del PIME di Milano. Ingresso Gratuito. E ora....che il sole non ci faccia brutti scherzi! Vi aspettiamo.
03 maggio, 2011 scritto da 2

Lo voglio! Lo voglio Lo voglioooo!

I bambini vogliono te! Sembra banale ma è così. I nostri bambini ci chiedono cose in continuazione perchè vogliono attirare la nostra attenzione, vogliono la nostra presenza...a volte perfino una nostra urlata è più soddisfacente che il disinteresse affaccendato in mille altre cose. Spesso sui nostri bambini ci facciamo mille domande, ci confrontiamo, torniamo addirttura a studiare. Come rispondere alle loro continue richieste, ai loro mille capricci? Ai bambini non interessa veramente la marca del gioco... a volte nemmeno la storia raccontata. I bambini si nutrono del tempo, della passione, del divertimento che noi  mettiamo nel gioco che stiamo facendo con loro. Al parco, perchè ti chiedono di spingerli sull'altalena anche a 7 anni? Perchè ti vogliono lì con loro. Perchè fuori da scuola frignano per il tipo di merenda che hai portato? Perchè gli sei mancata per tutto il giorno e appena ti vedono devono "scaricare la tensione dell'attesa". Perchè una volta a letto ti chiedono "acqua, fazzoletto, orsetto, ...mi è caduto il fazzoletto...ti devo dire l'ultima cosa?" Perchè è te che vogliono nel delicato passaggio dell'addormentamento. Sembra banale, ma è tutt'altro che semplice rispondere a questo loro fondamentale bisogno. L'unica cosa di cui dobbiamo renderci conto è che con l'ennesimo pacchetto di figurine o di "cuccioli cerca amici" non "la smetteranno" ...perchè sei tu, quella che vogliono!
28 febbraio, 2011 scritto da 2

Baby Gaga

A Covent Garden, Londra, un simpatico gelataio vende coppette di gelato alla vaniglia fatto con latte materno. ..e naturalmente va a ruba anche se ha un prezzo esorbitante. Siamo proprio strani. Poteva essere solo un pensiero da uomo...e nemmeno troppo registrato... Quando la smetteremo e lasceremo la natura al suo posto?!
25 febbraio, 2011 scritto da 2

una noia creativa

"Ma io mi annoio! Non so cosa fare!" Sempre abituati ad avere giornate piene tra scuola, sport, musica, tv… i nostri piccoli si sentono spaesati se qualcuno non dice loro cosa fare o come. Impegnare il loro tempo diventa un'occupazione fondamentale per noi genitori. E quando arriva questa domanda ci sentiamo impreparati e spiazzati…ma come, hai mille giochi che hai desiderato tantissimo e che praticamente non hai mai guardato… ma come fai ad annoiarti??!?! E allora eccoci lì a scervellarci per trovare una soluzione alla sua noia. E se provassimo a cambiare ottica? Se ci sforzassimo di pensare che dalla noia può nascere qualcosa di bello? Se provassimo e non riempire il loro tempo sempre e comunque? Si può imparare e inventare utilizzando oggetti comuni per creare giochi nuovi! Cosa c'è di più bello di un'astronave fatta con i cuscini del divano? Una tana creata in un angolo della cameretta in cui rifugiarsi e cercare riparo? Un foglio di carta con dei colori nasconde potenzialità  infinite, così come un blocco di pasta da modellare…ma non dobbiamo essere sempre noi a proporre le soluzioni. Lasciamoli liberi di annoiarsi e di trovare una soluzione alla loro noia, liberi di sperimentare e imparare senza schemi predefiniti, liberi di essere se stessi e di essere bambini!
17 febbraio, 2011 scritto da 2