
Pannolini da cambiare, pianti disperati, risvegli notturni, un corpicino così minuscolo da imparare a conoscere e abbracciare e poi le tremila domande: come starà ?, avrà caldo?, avrà freddo?, come lo vesto?, lo svesto?, avrà fame?, avrà sete?, lo vizio se lo prendo in braccio?, lo porto con la fascia o lo lascio giù? e…
ancora ancora ancora domande e dubbi.
Per sopravvivere, ad un certo punto uno inizia ad ascoltare tutti, tutti i consigli, le critiche e le dritte di tutti coloro che con piacere le affidano ai neo genitori. E' un dato di fatto, quando si vede un bambino piccolo o una bella panciona tutti, e proprio tutti, si sentono autorizzati a dire e dirti come si deve fare per crescerlo al meglio. Dal droghiere al pediatra, dalla amica al neo nonno, tutti si trasformano in pedagogisti certi e sicuri. E poi i libri: biblioteche e librerie sono piene zeppe di libri sui più piccoli. Alcuni promettono "ricette" facili e veloci per far mangiare, far dormire, far ubbidire, non far piangere il tuo piccolo "diavoletto", altri non si capisce bene neanche cosa dicano. Fatto è che se uno legge un po', spesso, piuttosto che chiarirsi le idee se le confonde.
E tu, che già sei travolto da tutto questo cambiamento vai in crisi, ci provi e nulla sembra funzionare, tu perdi la serenità e anche il bimbo... e la frittata è fatta!
Basta. Fermati un po' e cerca solo di entrare in sintonia con te stessa e poniti questa domanda: come posso far star bene il mio piccolo e come posso stare bene con lui. Cerca sul territorio delle persone e dei luoghi e delle iniziative che possano sostenerti, senza dirti cosa devi fare, ma semplicemente ti accompagnino, ma soprattutto ritrova la fiducia nelle tue capacità di mamma o di papà e impara dirti e a dirvi semplicemente
"sono qui, piccolo, qui con te".