Dormire??! ...che sogno!

immagine-11.png Quante volte ho detto e sentito dire espressioni simili..anche a mamme di bambini non più tanto piccoli. I consigli si sprecano, le tecniche a abbondano e i piccoletti, diciamocelo continuano a fare quello che vogliono.. Ma tra i tanti consigli per i neonati quello più convincente ( e che ho visto all'opera) mi sembra quello del Dott. Karp famoso pediatra americano che da più di venticinque anni consiglia a mamme e papà  di non lasciar piangere i loro bambini ma di accompagnarli con pazienza nella prima fase della vita che è per loro la più faticosa. Harvey infatti sostiene che i cuccioli d'uomo nei primi tre mesi sono agitati e piangono spesso perchè stanno trascorrendo un periodo di passaggio tra il dentro e il fuori e che, perchè in loro scatti quello che lui chiama il "riflesso della calma", servono pochi ma precisi accorgimenti. Cosa avrà  mai scoperto? ....nulla! Ha solamente rivisitato i metodi applicati al sonno dei bambini da millenni: cullare, fasciare, usare suoni particolari.. e non trascurare mai il significato del pianto come mezzo di comunicazione. Il suo libro  è "MagicoSonno"  di Harvey Karp.
31 gennaio, 2008 scritto da 2
Tags: Neonato

a fior di pelle

immagine-9.png Avete mai visto un neonatino come sussulta se tenuto in posizione precaria dopo la poppata o come trema anche al caldo senza vestiti? I piccoli nascono con un precario senso dei confini e la loro pelle delicata è il primo confine che offrono al mondo..confine sensibile da proteggere ma anche una splendida sensibilità  con la quale le mani della mamma e del papà  possono entrare in contatto e in questo modo in relazione con il loro cucciolo. Toccare, massaggiare, accarezzare un neonato sono attività  piacevoli per noi ma splendide da vivere per il piccolo. Sentirsi accarezzato dà  al neonato un forte senso di contenimento, lo aiuta a imparare i suoi confini e ad introiettare dentro di sè di essere un'unità  "buona".
29 gennaio, 2008 scritto da 2
Tags: Neonato

Shiatzu in gravidanza. Perchè no?

immagine-8.png L'attesa, soprattutto nei primi mesi può portare notevoli ribaltamenti fisici e psicologici. Lo Shiazu, che nasce in Giappone ma affonda le radici della sua sapienza della medicina tradizionale cinese, ha come scopo primario quello di riequilibrare lo stato naturale attraverso la pressione di punti specifici del corpo senza aghi nè strumenti metallici. Durante la gravidanza questo tipo di trattamento può aiutare ad alleviare noiosi disturbi e anche consentire alla donna di mantenere forza ed equilibrio che serviranno poi durante il parto. Una seduta di shiazu tra l'altro è una in concreto un' ora piacevole trascorsa sdraiata, rilassata in un posto con luci soffuse, musica dolce.. Spesso anche solo questo basterebbe per riequilibrarti e ridarti le forze..provare per credere! Io l'ho fatto. Qui.
24 gennaio, 2008 scritto da 2
Tags: Gravidanza

Dal latte al cheeseburger 2

immagine-4.png Perchè anche ai piccolissimi piace tanto il Fast Food? ...forse perchè, ahimè lo incontrano per la prima volta per le festine dei 3 ( sì, non 13, 3 ANNI)...perchè in questi posti non è importante ciò che mangiano ma il gioco in regalo, la tovaglietta colorata, l'aria di festa perenne. Triste però che per far mangiare volentieri i bambini bisogna per prima cosa distrarli da ciò che mangiano come se il cibo in sè fosse una fatica, una forzatura. ...ma facciamo un passo indietro: Chi ben comincia è a metà  dell'opera: Lo Svezzamento. La prima domanda è sempre: quando? Quando il bambino -quel bambino- è pronto e ne dà  i segni: sta seduto da solo, è interessato al cibo, gli è spuntato il primo dentino. Tante cose si dicono su questo delicato momento. Io ve ne "raccomando" solamente due. 1. Non ingannarlo. Nessun trucco per farlo mangiare senza che se ne accorga. Nessun gioco sul seggiolone, nessun vola vola con il cucchiaino. Il cibo è buono, bello, piacevole di per sè, non deve essere "mimetizzato". 2.Fargli scoprire gusti e consistenze differenti. Non mischiare sempre tutto in un unico "pastone" tipico dello svezzamento. A voi piacerebbe? Preparate con cura il piatto con i diversi alimenti divisi a piccoli mucchietti. Lo aiuterà  a riconoscere i diversi cibi e ad apprezzare le loro caratteristiche. Non è detto che questo vi comporti più tempo, basta dedicare a questo momento un po' di pazienza in più.
23 gennaio, 2008 scritto da 2

Finalmente si possono lasciare i commenti!!!

Non era difficile, lo so, ma ci ho messo quattro giorni per risolvere il problema. Grazie Lorenzo! ...ora scrivete, scrivete, scrivete.
23 gennaio, 2008 scritto da 2

Dal latte al cheeseburger

immagine-7.png Sara, mi ha fatto notare la grande discussione di ieri sui giornali inglesi: togliere i fast-food da vicino alle scuole, ma che bell'idea! ...e allora perchè non togliamo anche le edicole, così i ragazzini non comprano più certi giornalacci? ...e perchè non eliminamo anche le strade così non rischiano di venire investiti da pirati della strada? Stiamo esagerando, va bene, ma la soluzione è altrove. Tante sono le riflessioni che nascono attorno a questo tema: insegnare in famiglia a godere del buon cibo, del gusto di condividere un pranzo preparato con amore e consumato con calma. Capire il perchè i ragazzini sentono il bisogno di consumare certe cose in determinati ambienti non solo per sentirsi parte del loro gruppo (plausibilissimo) ma anche per sentirsi "consumatori globalmente coccolati", sanno di essere un target studiato per essere "spennato" ma forse sono addirittura lusingati da tanta attenzione. Se forse i genitori prestassero loro più attenzione, che vuol dire non più cose o più direttive ma più relazione forse non la cercherebbero altrove. Questo post era nato con l'intenzione di parlare di svezzamento ma si sa, come i figli, sai come nascono ma non come crescono....
22 gennaio, 2008 scritto da 2

Anche al bebè un po' di noia fa bene.

bebe-famiglia.jpg Gaia, 8 mesi passava tutto il tempo in cui non dormiva o non era a passeggio seduta in sala al centro di una miriade di giocattoli colorati, rumorosi e stimolanti. Ma non solo. Anche la sua mamma trascorreva le giornate all'interno di quell'universo, giocando con Gaia ed inventandosi mille giochi, canzoncine e cu-cu per non sentire la sua piccola urlare. La mamma non poteva fare altro che accettare di essere l'animatore esclusivo della sua piccola, appena si allontanava la dolce pargoletta si trasformava in una furia. Perchè? Cosa ha? Hai fame? Sonno? ...Non ti bastano i giochi? No, solamente Gaia non era stata abituata poco a poco al "vuoto attivo della noia", nel quale i piccoli scoprono il mondo ma ancor più se stessi: le mani, i piedi ..le ombre...e scoprono di essere distinto da chi lo accudisce. "L'oggetto ( che può essere inteso anche come il genitore) che si comporta in modo perfetto non è più che un'allucinazione" ( perde cioè il proprio "essere altro"). -Winnicott- Non ci si deve quindi stupire se un neonato inondato da un eccesso di cure diventa noioso.
21 gennaio, 2008 scritto da 2
Tags: Neonato

Le mamme non possono ammalarsi!

rcatu3ek4cae3wfnxcag5g5anca3906ercaue5uiycaua9nwtca4kl1myca8ht3ufca34pqjncafw26j0caxa9i62caufnn3vcadp6qbrcap8epwfca4lwfxoca7cfr3wcaf6gyvbcau2oehl.jpg Qualunque età  abbiano i loro piccoli sembra che alle mamme non sia permesso ammalarsi. Se cercano di stare a letto dirigono comunque tutto a distanza, vengono subbissate da mille domande e sobbalzano e si alzano al primo rumore sospetto. Se provano a stare sul divano vengono addirittura interpretare dai più piccoli come "finalmente disponibili" e allora utilizzate come tappeto di lancio, come cavallo o come leggistorie. Niente di più stressante Anche la natura sa che una mamma non può ammalarsi. Infatti un'influenza anche con febbre alta non pregiudica l'allattamento: una mamma che allatta durante l'influenza passerà  al suo piccolo attraverso il latte gli anticorpi che ha creato per sè stessa e lo proteggerà  dalla malattia.
18 gennaio, 2008 scritto da 2

Cos'é il bonding?

piedini.png ...una parola difficile per una cosa tanto semplice e naturale..ma non sempre gestita con attenzione. Le prime ore dopo il parto servono a stabilire un primo contatto tra mamma e bambino, che così iniziano a conoscersi; il rappor- to che si crea in questi primi istanti viene definito anche con il termine "Bonding". Il bambino appena nato ti viene adagiato sul ventre oppure sei tu stessa ad accogliere il tuo bambino tra le braccia. Quello è il momento di godersi questo contatto in un ambiente di intimità , idealmente anche insieme al suo papà . Potrai accarezzare e osservare il tuo bambino appena nato, è un momento che ti si imprimerà  nella mente. Lascia che sia il neonato a cercare e quindi a trovare il seno, per farlo avrà  bisogno di tempo. Gli eventuali controlli del piccolo potranno essere effettuati anche lasciandolo adagiato sul tuo ventre. Anche la sutura di lacerazioni perineali non è un motivo per allontanare il bebè. Se dopo mezz'ora il bambino non si attacca al seno spontaneamente, potrai provare ad incoraggiarlo. Negli ospedali di oggi tutto ciò non è facile ma chiedere con fermezza che questo momento sia rispettato è un diritto di tutte le mamme.
16 gennaio, 2008 scritto da 2
Tags: Neonato Parto

Il neonato e il "rotolino"

immagine-5.png Appena usciti dalla pancia della mamma i neonati hanno bisogno di ritrovare alcune sicurezze..di trovare una continuità  con l'ambiente appena lasciato.. Non è semplice perchè l'utero della mamma è quasi "il contrario" di ciò che lo aspetta fuori. Una delle cose che tranquillizzano i piccolissimi è la possibilità  di avere sempre dei confini attorno sè, proprio come nell'utero ogni volta che muovevano una gamba o allungavano un braccio toccavano la parete dell'utero. Un'accortezza semplice ed economica che possiamo avere per creare un ambiente accogliente per il neonato e nel quale non si senta sperso è farlo dormire in un ambiente piccolo, cosicchè lui muovendosi riesca con mani e piedi a toccare tutti i confini. A volte anche le culle pur essendo splendide sono grandi e i neonatini sembrano "nuotarci" dentro. Che fare? Semplicemente prendere degli asciugamani arrotolarli facendo dei salsicciotti che disporremo nella culla come a comporre un nido delle giuste dimensioni. Se non vi piacciono esteticamente potete anche metterli sotto il lenzuolino. Vedrete che il vostro piccolo starà  nella culla più sereno e piangerà  di meno.
14 gennaio, 2008 scritto da 2
Tags: Neonato